Istituto Paritario San Gaetano – Suore Orsoline di Trastevere

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Progetti

PERCHE’ UNA CLASSE DIGITALE 2024 – 2025

CLASSE 5^ A   SEZIONE DIGITALE  (SPERIMENTALE)

Perché una classe digitale

L’Istituto San Gaetano, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, dà inizio ad un percorso innovativo avviando una Sezione ad Indirizzo Digitale (la classe 5^A) dove la didattica tradizionale sarà – in parte – integrata dalle risorse tecnologiche: docenti ed alunni, in alcuni momenti della settimana scolastica e relativamente ad alcune discipline, interagiranno tramite Notebook, Libri digitali e Applicazioni Dedicate.

Il progetto nasce dalla nostra volontà di promuovere l’uso responsabile e consapevole delle nuove tecnologie, finalizzate alla costruzione collaborativa della conoscenza.

Che cos’è una classe digitale

  • La classe digitale è un ambiente scolastico in cui vengono utilizzate le tecnologie a fini didattici e comunicativi, con l’obiettivo di produrre conoscenze e competenze trasversali.
  • Nella classe digitale le tecnologie sono impiegate a fini di apprendimento.
  • L’obiettivo non è quello di fornire agli alunni un certo livello di alfabetizzazione informatica, quanto potenziare e rendere più efficace e coinvolgente la didattica attraverso gli strumenti tecnologici.

Finalità generali

Si considerano essenziali i traguardi per lo sviluppo di competenze sanciti e definiti nelle “Nuove indicazioni per il curricolo” che Il Ministro della Pubblica Istruzione ha presentato al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione l’11 luglio 2007 e lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, di reperire informazioni, di adattamento alle innovazioni, di comunicazione interculturale, di riflessione sui propri processi di apprendimento.

Finalità specifiche del progetto

Affiancare all’insegnamento tradizionale una didattica laboratoriale e collaborativa tra alunni e docenti, per riuscire a strutturare le proprie conoscenze su supporti digitali;

  • valorizzare gli stili di apprendimento: gli strumenti tecnologici, grazie alla loro interattività, si modellano sulle esigenze e sulle preferenze di ciascun alunno, contribuendo a costruire un percorso di apprendimento individualizzato;
  • favorire l’autonomia nell’apprendimento guidato e consentire ad ogni alunno di acquisire competenze indispensabili per il futuro.
  • Migliorare la professionalità dei docenti in merito ad approcci metodologici e strumenti.

Strumenti

La classe che si intende attivare prevede le seguenti tecnologie per la didattica:

  • sistema LIM composto da PC con accesso ad internet e unità monitor con funzionalità touch;
  • n° 20 notebook forniti di pacchetto Office, per gli alunni;
  • aula dotata di punto accesso wi-fi o in alternativa router wi-fi autonomo con abbonamento presso il fornitore del servizio di accesso a internet (a carico dei genitori);
  • carrello ricarica notebook o in alternativa ciabatta multipresa verticale;
  • iscrizione a piattaforme per le creazioni di contenuti digitali, gratuite o a pagamento (a carico dei genitori).

Attività e piattaforme

Scrittura collaborativa con Boomwriter

Boomwriter è un’applicazione web gratuita per la scrittura collettiva e collaborativa. Ha una grafica accattivante adatta al pubblico a cui si rivolge (ragazzi della Scuola Primaria o Secondaria).

Il sito offre la possibilità di creare tre diversi percorsi di scrittura.

  • StoryWriter: è la funzione che permette alla classe di realizzare una storia a più mani. Una volta terminato il progetto, il racconto potrà essere trasformato in un libro vero e proprio con tanto di copertina e copia cartacea da acquistare.
  • WordWriter: è una funzionalità che può essere utilizzata in caso di esercitazioni scritte. Permette ad esempio di settare un limite di caratteri e di stilare un elenco di parole da cui gli studenti dovranno attingere per scrivere i propri testi. È un utile strumento per incrementare il vocabolario dello studente e migliorare il lessico.
  • ProjectWriter: attività di scrittura collaborativa di tipo argomentativo, consente studenti di ricreare un libro di testo, suddiviso in più paragrafi, su un determinato argomento.

Mappe concettuali con Mindomo

Mindomo è un software valido e multifunzionale, uno strumento di mappatura mentale con un’interfaccia facile e accessibile da qualsiasi dispositivo mobile (telefono o tablet),  PC o portatile. È possibile lavorare offline, e sincronizzare successivamente il lavoro online, da condividere con i compagni di classe.

Le mappe mentali sono funzionali sia per comprendere il materiale didattico che per rielaborarlo e memorizzarlo. In questo caso la gran varietà di formattazioni e temi permette una personalizzazione maggiore del risultato.

Libri interattivi con bookcreator

Book Creator è uno strumento semplice per creare fantastici libri digitali.

È un’app per la produzione di ebook consultabili online o scaricabili liberamente in formato ePub. Combina testo, immagini, audio e video per creare storie interattive.

E’ uno strumento molto interessante da utilizzare in classe, sia da parte del docente che produce i propri materiali didattici, sia per gli allievi nella realizzazione di prodotti personali o di gruppo.

Conclusioni

Nelle classi digitali le possibilità sono ampissime ma rimangono possibilità: ogni docente, in base ai propri obiettivi, sceglie liberamente come e quando utilizzare gli strumenti più adatti, come sempre accade, che siano analogici o digitali.

La tecnologia è un’opportunità ma – soprattutto in una scuola primaria – non si possono abbandonare i libri cartacei e i quaderni ma bisogna alternare e rendere complementari la didattica tradizionale e quella digitale.

Progetto D’ARTE 2024 – 2025

TRAME D’ARTE

Percorsi d’arte nella città di Roma

Il progetto didattico TRame d’Arte proposto dall’Associazione Sinopie vuole essere un compendio al programma scolastico portato avanti dall’Istituto, al fine di valorizzare e armonizzare il percorso di apprendimento dei bambini, rendendoli consapevoli del territorio in cui hanno la fortuna di vivere e avvicinandoli alla città di Roma e alle sue meraviglie; le visite guidate sono state studiate insieme al personale docente per far vivere un’esperienza nuova ai bambini ma che possa avvicinarli al patrimonio culturale con coscienza e sguardo critico.

I elementare : Il fantastico Quartiere Coppedè

Visita del quartiere attraverso un percorso a tappe corredato di mappa e materiale didattico. Gli alunni potranno, in modo dinamico e coinvolgente, scoprire quali animali e simboli di fantasia si nascondono tra i Palazzi del celebre quartiere Coppedè, con una visita interattiva tra la guida ed i bambini, che verranno divisi in due gruppi di alunni, ciascuno con una guida assegnata. Prima tappa sarà la fontana a Piazza Mincio, dove raccontando in modo fiabesco la leggenda della fontana e delle sue rane inizieremo un percorso alla scoperta dei magici simboli che si nascondono tra i Palazzi del Quartiere Coppedè: Ragni, principesse, stemmi e favole..Saranno raccontati simboli e metafore, per condividere il percorso della conoscenza attraverso la fiaba.

 

II Elementare: Le Meraviglie di Villa Borghese

Visita di Villa Borghese in un percorso a tappe corredato di mappa e materiale didattico. Gli alunni potranno, in modo dinamico e coinvolgente, scoprire quali animali e simboli di fantasia si nascondono tra alberi e musei del celebre parco, in un itinerario che comprende il laghetto con il tempio di Esculapio, Piazza di Siena, Globe Teatre, Platani secolari, il giardino segreto e gli esterni di Galleria Borghese, la Loggia del Vino e tanto altro…Saranno trattati i temi del tempo, dello spazio, del paesaggio antropico e del paesaggio naturale.

 

III Elementare: Trastevere cristiana

Visita guidata alla scoperta di Trastevere e dei suoi antichi luoghi di culto, Santa Cecilia e Santa Maria in Trastevere.  Racconteremo la storia di due delle più antiche chiese della città attraverso le trasformazioni del quartiere dalla storia romana a quella cristiana. Attraverso simboli, tecniche artistiche, opere d’arte ricostruiremo insieme ai bambini il legame tra simbolo e rappresentazione, prendendo coscienza del legame tra arte sacra e memoria storica.

 

III Elementare: Caccia al tesoro al Ghetto

Caccia al tesoro alla scoperta del quartiere ebraico e dei suoi segreti! Dalla Sinagoga alle Cinque Scole, dal Portico d’Ottavia alla Fontana delle tartarughe di Piazza Mattei, ripercorreremo un viaggio nella storia e nella memoria, per scoprire curiosità e leggende di uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Roma. Indizi, racconti, storie e leggende per avvicinare i bambini attraverso il gioco alla scoperta di uno dei luoghi storici più affascinanti di Roma.

 

IV Elementare: Egitto a Roma

Il percorso didattico, avente come tema l’Egitto a Roma, ha inizio con la ricostruzione del grande Tempio dedicato ad Iside – l’Iseo campense – attraverso un percorso a tappe corredato di mappa e materiale fotografico. Gli studenti possono, in modo dinamico e coinvolgente, apprendere usi e costumi del popolo egizio attraverso l’osservazione diretta. L’itinerario di scoperta prevede: gli obelischi a piazza della Rotonda e a piazza della Minerva, statua della Madama Lucrezia in via Pie di marmo, gli animali cari alla religione di Iside in via della Gatta e alle pendici del Campidoglio fino alla statua del Nilo in piazza. Dopo la pausa merenda, la visita dedicata all’Egitto all’interno dei Musei Capitolini.

 

V Elementare : Viaggio virtuale nella Roma antica

Il nostro percorso partirà da Piazza Margana, al confine con la collina capitolina, per attraversare le trasformazioni dei Fori Imperiali nei secoli, ricostruendo storia, architetture e curiosità. Grazie al compendio di visori 3D, dotati di mascherine monouso, rivivremo l’imponenza delle antiche vestigia romane, descrivendo i principali monumentali inclusi nel percorso esterno di via dei Fori Imperiali. La visita terminerà nella valle del Colosseo, dove la tecnologia ci aiuterà a visualizzare la facciata dell’anfiteatro Flavio nelle sue forme originali, in un viaggio nel tempo, abbracciando l’arco di Costantino, le pendici del Palatino e il Tempio di Venere e Roma.

Progetto : EUROPAINCANTO 2024 – 2025
Progetto : TEATRICO 2024 – 2025
Progetto : CONTINUITA’ 2024 – 2025

Referente del progetto

Maila Orlando

La nostra esperienza con la scuola San Gaetano

Cominciare da piccoli. Per non finire.

Perché vanno piantati dei buoni semi nel modo giusto per ottenere alberi sani.

Perché gli alberi vanno accompagnati affinché possano dare alla luce dei buoni frutti.

Perché i frutti nati devono diventare maturi e succosi.

La nostra esperienza di educazione teatrale (poi Teatrica, dall’anno 2016) con la scuola primaria San Gaetano è iniziata ormai quindici anni fa.

L’attenzione alla continuità e all’educazione unitaria del bambino che i docenti della scuola hanno da sempre dimostrato, ha fatto sì che fosse riconosciuto il valore di un vero e proprio intervento pedagogico-teatrale in orario scolastico.

Per questo motivo, dopo quindici anni di collaborazione con la scuola San Gaetano, abbiamo ideato un progetto innovativo in accordo con l’istituto, al fine di consolidare la continuità e di rinnovare l’offerta formativa.

Riteniamo quindi di fondamentale importanza continuare il nostro percorso teatrico per i bambini della Vostra scuola perché la “teatralità” continui ad essere uno stile, una tradizione, un valido sostegno alla formazione di uomini e donne autentici, liberi di superare se stessi.

Il nostro strumento educativo e formativo: il Metodo Teatrico

Il Metodo Teatrico®, ideato dal maestro Emanuele Faina, è uno strumento educativo e formativo che utilizza modalità proprie del teatro e della teatralità (espressività corporea e vocale, respirazione e fonazione, gestione delle emozioni, interpretazione) per la formazione personale e professionale dell’individuo, valorizzando la Relazione come processo di comprensione delle dinamiche intrapersonali e interpersonali.

Il Metodo Teatrico propone un percorso di auto-educazione che introduce ad un lavoro introspettivo che non si limita alla realizzazione di un prodotto artistico ma che diviene parte integrante del processo di crescita ed evoluzione dell’individuo e per questo rappresenta un valido sostegno per la persona.

Uno stile che, pur utilizzando gli strumenti della teatralità come veicolo di scoperta e sperimentazione di potenzialità latenti, può non rimanere legato ad essa perché nell’ottica teatrica il Teatro non rappresenta necessariamente un elemento centrale, centrali sono soltanto la Persona e il Gruppo, inteso come dimensione relazionale per l’individuo. Questi sono i suoi obiettivi e le sue finalità e per questo è in grado di adattarsi a molteplici contesti offrendo possibilità in diversi ambiti.

Dal 2012 i corsi sul Metodo TeatricoÒ sono riconosciuti dal Miur ai sensi della Dir.va 170/2016 per la formazione del personale scolastico docente e non docente a livello nazionale. È, inoltre, riconosciuto per la formazione del personale socio sanitario e per l’ottenimento dei crediti ECM e promosso dal Provveditorato alle Carceri di Lazio, Abruzzo e Molise; Lombardia; Emilia Romagna e Marche; Sardegna; Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per la formazione professionale del personale dell’Amministrazione Penitenziaria.

Perché teàtrico?

Il termine, desueto da tempo, è riutilizzato da noi per indicare i principi e le tecniche che riguardano l’Arte, ma senza necessariamente legarli all’aspetto professionale. Si tratta dell’utilizzo di tutti quegli aspetti emozionali, fisici, vocali, di pensiero, di sperimentazione, di studio… che sono espressione del percorso dell’uomo verso la comunicazione con se stesso e con gli altri, contrapposto quasi a “teatrale” che si riferisce piuttosto alla realizzazione pratica di tale arte.

Il progetto: “il Mese Teatrico”

Un’idea teatrica.

Una proposta operativa.

Un progetto innovativo per tutta la Comunità Educante.

 

“La conoscenza che viene acquisita con l’obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l’obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l’inclinazione naturale del bambino”

Platone

 

La Settimana Teatrica è un progetto che nasce con l’obiettivo di offrire alla Scuola una settimana in cui il Metodo TeatricoÒ entra a far parte della Didattica tradizionale, con il duplice obiettivo di sostenere gli insegnamenti da una parte e favorire gli apprendimenti dall’altra.

Infatti, un percorso di educazione teatrica all’interno dell’orario curricolare può essere:

–         un importante strumento pedagogico d’ausilio alla didattica;

  • un importante mezzo di crescita umana per preparare il terreno all’apprendimento, fornendo ai bambini degli strumenti per scoprire se stessi e conoscersi meglio, e accompagnarli verso lo sviluppo della propria individualità;

–         uno strumento per promuovere lo sviluppo di relazioni positive in classe.

“Il Metodo Teatrico lavora su questo. Considera importante la preparazione del terreno fisico, psichico, emotivo, relazionale e comunicativo della persona, e ritiene che un terreno fertile sia quello dove anche un solo seme di conoscenza mette radici e sviluppa consapevolezza e condivisione. Se il terreno umano è curato e preparato, sono sufficienti anche poche nozioni tecniche per ottenere risposte sorprendenti. La persona preparata saprà acquisire ed elaborare la conoscenza, sarà in grado di farla maturare autonomamente e di collegarla ad altre conoscenze, e riconsegnerà un sapere trasformato, ampliato e personalizzato. La terra è l’allievo, il seme è il metodo, l’acqua l’educatore. L’armonia che si crea tra questi elementi è il Percorso Teatrico.”

Dal libro Eleusis Il Metodo Teatrico® – Educazione. Formazione. Scuola. Non c’è niente dentro di te che sia più forte di te.

 

Il Teatro prevede il coinvolgimento dell’individuo nella sua totalità, perché la persona mette in gioco il corpo (sfera fisica); la mente (sfera razionale); i sentimenti, le emozioni e gli stati d’animo (sfera emotiva). Il gioco simbolico del teatro è un mezzo essenziale per conoscere e conoscersi, per esprimersi e creare legami, per scoprire, sviluppare e/o potenziare competenze. Per tale ragione la “Settimana Teatrica” prevede l’utilizzo delle modalità proprie del teatro e della teatralità (espressività corporea e vocale, improvvisazione, gestione delle emozioni, interpretazione) per offrire ai bambini una settimana scolastica in cui per cinque giorni, la Didattica tradizionale si veste di nuovi panni, trasformandosi in una didattica innovativa, laboratoriale, emozionante.

La proposta progettuale prevede il raggiungimento di molteplici obiettivi:

  • potenziare la sfera fisica, razionale, emotiva e relazionale nel processo di apprendimento;
  • incoraggiare un apprendimento armonico, attivo e rispettoso delle diverse intelligenze;
  • favorire uno sviluppo delle intelligenze intrapersonali e interpersonali;
  • sviluppare competenze trasversali, spendibili nel contesto familiare, scolastico, extrascolastico e sociale;
  • sostenere l’azione educativa e formativa dei docenti;
  • promuovere un ruolo attivo delle famiglie;
  • favorire il benessere di tutta la Comunità

Per ottenere questi obiettivi, è fondamentale che gli attori coinvolti nel progetto (bambini, docenti, famiglie) collaborino in sinergia tra loro e con gli educatori teatrici.

Le famiglie svolgeranno un ruolo attivo collaborando con i docenti e con gli educatori teatrici attraverso colloqui e monitorando le competenze acquisite dai bambini alla fine del percorso. Nello specifico, le azioni educative e formative e gli obiettivi specifici rivolti ad ogni classe, saranno co-programmati e co-progettati con i docenti.

Come esplicitato nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”: “riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio.”

Interventi per classe

I percorsi di educazione teatrica abbracceranno l’orario curricolare, coinvolgendo tutti gli insegnanti della classe. In tal senso, le azioni proposte saranno programmate in accordo con il corpo docenti, rispettando le specificità e le individualità di ogni classe, e adattando i diversi obiettivi formativi al gruppo classe.

L’intervento teatrico rivolto al singolo gruppo classe e ai suoi docenti, avrà una durata complessiva di 36h, declinate nel modo seguente:

  • per garantire una modalità immersiva, 30h saranno concentrate in un’unica settimana (6h al giorno, per 5 giorni);
  • al fine di rendere la Settimana Teatrica incisiva nel tempo, gli esperti procederanno al monitoraggio delle attività per un orario complessivo di 6h.

Programmazione con il corpo docenti

Al fine di rendere la ricaduta scolastica dell’intervento teatrico il più efficace e proficua possibile in termini educativi, gli educatori teatrici dell’Associazione collaboreranno con tutti i docenti dell’istituto alla stesura degli obiettivi generali e specifici e alla valutazione del loro raggiungimento.

Durante l’anno scolastico, è previsto un monitoraggio tra gli educatori teatrici e gli insegnanti di ciascuna classe partecipante al fine di garantire una continuità dell’intervento teatrico.

Per quanto riguarda la valutazione degli interventi teatrici per ogni classe, l’organizzazione degli esperti teatrici e del corpo docenti procederà secondo le seguenti modalità:

colloquio informativo con gli insegnanti coinvolti nel progetto (presentazione degli obiettivi da parte dell’educatore teatrico, segnalazione di problematiche nel gruppo classe, informazioni sui singoli bambini);

colloquio intermedio (prima valutazione della ricaduta scolastica del progetto, individuale e per il gruppo classe, indicazioni per la

conclusione del progetto, variazioni di obiettivi, altre eventuali comunicazioni);

colloquio finale e presentazione della relazione di fine percorso da parte dell’educatore teatrico.

La scansione e l’organizzazione dei colloqui potrà essere discussa con il personale docente e con la direzione scolastica.

La collaborazione e la comunicazione costante con il corpo insegnanti è fondamentale alla buona riuscita del progetto teatrico e la nostra associazione si impegna a mantenere educatori teatrici e scuola in stretta relazione fra loro.

Incontri con le famiglie

Al fine di rendere il percorso teatrico efficace sotto tutti i punti di vista, riteniamo fondamentale coinvolgere le famiglie nel processo formativo ed educativo, secondo le seguenti modalità:

incontro informativo con le famiglie per presentare il progetto;

colloqui intermedi per un confronto con l’educatore teatrico e i team docenti;

incontro finale in cui i bambini condivideranno il materiale prodotto durante il percorso teatrico vissuto durante la settimana scolastica.

La conclusione è immaginata come una giornata da aprire alla Famiglia e alla Scuola, nella quale coinvolgere attivamente la Comunità Educante con giochi, momenti di riflessione, momenti di condivisione e di relazione.

MOTIVAZIONE

Il “Progetto Continuità” vuole attribuire valenza e significato ad un passaggio delicato e fondamentale, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, che ogni bambina e bambino vive con il proprio modo di sentire, di percepire, di guardare. Si sceglie di entrare in punta di piedi in questa dimensione; di dare a ciascuno la possibilità di sentirsi capace e di respirare un clima di benessere come punto di forza per affrontare con fiducia le nuove situazioni. La condivisione del progetto tra la scuola dell’infanzia e primaria dell’Istituto San Gaetano consente non solo di facilitare la transizione da un ordine all’altro proponendo esperienze di laboratorio che abbracciano più canali di espressione (mimico- gestuale, corporea, costruttiva, di finzione, linguistica…) dove ciascuno possa trovare spazio per poter esprimersi e sentirsi riconosciuto. Si favorisce la dimensione di gruppo che diventa occasione di nuovi apprendimenti in situazione di collaborazione e di aiuto reciproco, dove ogni bambino/a è risorsa per il gruppo. Il lavoro di raccordo tra la scuola dell’infanzia e della primaria mira a costruire una continuità che tenga in considerazione l’importanza dei diversi linguaggi di espressione, dello stile personale di ciascuno, delle competenze già acquisite, di conoscere il nuovo ambiente e le persone in un clima stimolante e sereno.

IL PROGETTO PREVEDE:

– una o più visite degli insegnanti della scuola primaria alla scuola dell’infanzia, per farsi conoscere condividendo con le bambine e i bambini dell’ultimo anno alcuni momenti della giornata scolastica. – cinque incontri durante i quali i bambini della scuola dell’infanzia frequenteranno alcuni ambienti della scuola primaria e lavoreranno con i ragazzi e gli insegnanti delle classi quinte.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vivere un passaggio sereno e un clima di benessere da un ordine di scuola all’altro.

Sentire riconosciuti i propri bisogni emotivi, affettivi, di identità.

Esprimere sentimenti e pensieri raccontando di sé e del proprio vissuto.

Manifestare attitudini stili e modalità espressive personali, conoscenze e competenze

Rafforzare atteggiamenti di condivisione e collaborazione

Usare il corpo per esprimersi e comunicare

CONTENUTI DEL PROGETTO

La scelta di una storia che diventa per le bambine e i bambini una modalità per riconoscere la propria appartenenza alla scuola dell’infanzia e nel contempo è strumento per predisporsi con serenità al passaggio alla scuola primaria;

La dimensione teatrale e narrativa si propone con un linguaggio chiaro e comprensibile, adatto e

 vicino al mondo dei bambini

La realizzazione di alcuni “oggetti transizionali” che soddisfano bisogni affettivi-emotivi; il ritrovare una traccia delle esperienze vissute alla scuola dell’infanzia è di incoraggiamento per affrontare con più serenità le situazioni nuove.

L’elaborazione della storia mediante linguaggi di espressione diversi lascia spazio allo stile e alla creatività personale

Per i bambini e le bambine l’animazione prima e dopo la lettura costituisce un elemento di curiosità, sia per scoprire le caratteristiche dei personaggi, sia per cogliere aspetti simbolici legati alla lettura e alla scrittura senza per questo anticipare contenuti della scuola primaria.

PERSONE COINVOLTE

Le bambine e i bambini iscritti alla classe prima per l’anno scolastico 2024-2025, gli insegnanti delle diverse sezioni, i bambini e gli insegnanti delle classi quinte.

Coinvolgimento delle famiglie per la presentazione e condivisione del progetto.

SPAZI

Scuola dell’infanzia, scuola primaria per il momento della visita nelle giornate di accoglienza, palestra.

TEMPI

Tra il mese di gennaio e l’inizio del mese di maggio.

MATERIALI

Libro della storia scelta, canzone, travestimenti, strumenti musicali, materiale di facile consumo, materiale strutturato e di recupero.

RUOLO DELL’ INSEGNANTE

In questo percorso l’insegnante svolge un ruolo di regia e di facilitatore; crea situazioni stimolanti favorendo occasioni libere e strutturate di utilizzo di materiali differenti, di esperienze relative alla cooperazione, alla condivisione, alla soluzione di problemi. Mette in campo risorse e contesti diversi per favorire un clima sereno e di benessere.

VERIFICA

Vengono effettuate osservazioni sistematiche rispetto a:

– contributi nel gioco libero e strutturato

– segnali di benessere e le modalità relazionali

– stile personale

– approccio emotivo in situazioni nuove

– capacità di ascolto e di verbalizzazione

– capacità di collaborare.

IL LIBRO:

“La corsa della lumaca” Manuela Monari, Philip Giordano Zoolibri

” Ad aspettarla c’erano tutti. Il sole grande, l’aria frizzante, la scia del vento sull’acqua e un campo di lattuga apparecchiato per lei con tutti gli animali ai propri posti.”

Il testo scelto offre diverse opportunità di lavoro attraverso:

la conoscenza del personaggio protagonista, degli altri animali e le loro caratteristiche;

la consapevolezza delle proprie possibilità; sentirsi capace di interagire e collaborare con gli altri;

la conoscenza della storia mediante canali espressivi diversi;

la rilettura del testo alla scuola primaria;

l’approfondimento di alcune tematiche riguardanti la storia attraverso il testo Vorrei un tempo lento lento, Lapis Edizioni.

Possono essere argomenti di approfondimento:

la scoperta del nuovo ambiente scolastico e le aspettative;

l’amicizia, la diversità e l’integrazione;

. la capacità di affrontare problemi e risolverli;

conoscersi, accettare i cambiamenti;

riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozione.

ESPERIENZE

Situazione iniziale motivante

Il giorno prestabilito arriva alla Scuola dell’Infanzia una piccola scatola di cartone fatta a teatro con una tendina di stoffa. Dentro c’è un invito e un biglietto per ciascun bambino (con il nome) per assistere ad uno spettacolo alla scuola primaria.

Ogni bambino porta a casa l’invito e il biglietto e lo riporterà il giorno della rappresentazione teatrale così anche le famiglie potranno essere informate circa l’esperienza che faranno i bambini/e e condividere con loro le emozioni legate all’attesa.

 

PRIMO INCONTRO

(gennaio)

UNO SPETTACOLO PER NOI “LA CORSA DELLA LUMACA”

Dopo qualche giorno di attesa, viene messa in scena la storia ” La corsa della lumaca” da parte dei ragazzi delle classi quinte.

Prepariamo il contesto: allestiamo lo spazio-teatro e la musica di sottofondo. Ogni bambino entra a teatro, consegna il biglietto ad un personaggio con giacca e cappello a cilindro (Il biglietto verrà poi restituito al bambino con un segno o timbro speciale).

CANZONE E COREOGRAFIA: LA LUMACA VA (Musica di Valerio Baggio, parole di

Herbert Bussini).

SECONDO INCONTRO

(febbraio)

ASCOLTO E VISIONE DELLA STORIA DELLA LUMACA (anche, volendo,attraverso un diverso canale espressivo – LIS)

ASPETTO COSTRUTTIVO:

” In una calda giornata d’estate Lumaca uscì dalla sua tana e cominciò a correre.” Realizzazione di una Lumaca colorata ondeggiante.

TERZO INCONTRO

(marzo)

LA STORIA DENTRO UN PERCORSO (in palestra)

” Guarda Lumaca che sole c’è oggi! Le gridò Tasso. Ma quella rispose non posso, non posso devo andare!

Ciao Lumaca, senti che aria frizzante! Pizzica il naso! Le disse Orso con occhi scintillanti. Sì, sì, ma non ho tempo, devo andare!”

I bambini ricostruiscono insieme il percorso della storia nelle sue diverse tappe (contrassegniamo ciascuna tappa con un numero in senso crescente e l’immagine di un animale che Lumaca di volta in volta incontra). Le immagini e i numeri possono essere precedentemente preparati dai bambini e plastificati. Si possono utilizzare frecce dritte e curve, e/o materiale psicomotorio per definire meglio la strada e il percorso. I bambini percorrono la strada in tanti modi diversi (lentamente / velocemente, a coppie con un compagno sulla schiena, tutti insieme, individualmente portando un oggetto sulle spalle, come Lumaca…ascoltiamo le proposte dei bambini).

Alla fine del percorso e a conclusione della giornata si può riproporre la canzone e il balletto

La lumaca va.

QUARTO INCONTRO

(aprile)

RACCONTO, SCOPRO, MI MUOVO CON LE CARTE Si utilizzano le carte del gioco” La storia dentro un percorso”

1. Peschiamo le carte (i personaggi, montagna, bosco, tavola con animali…)

2. Ciascun bambino racconta un pezzetto della storia e interviene in base alla carta pescata

(l’insegnante svolge un ruolo di mediatrice e facilitatrice).

3. Ogni bambino associa la gestualità e il movimento relativo all’ immagine della carta.

4. Si aggiungono una o più carte intruse per cambiare la storia.

VORREI UN TEMPO PER…

“Gli amici a volte sbagliano e parlano troppo, correndo in fretta con la lingua, invece di rallentare. Dovrebbero imparare molto da te. Ma tu sei tu: Lumaca! E le lumache non corrono, come ogni animale, hanno il proprio tempo! Affermò Lupo con voce calma e pacata.”

Momento di conversazione: riflettiamo sull’importanza a volte di rallentare…per ascoltare, per assaporare il bello, per raccontare e raccontarci…Ciascuno è unico, ciascuno ha il proprio tempo per fare le cose…come Lumaca e i suoi amici.

Ogni bambino racconta cosa gli piacerebbe fare/dire/sentire se avesse MOLTO TEMPO a disposizione. Scriviamo le risposte su alcuni cartellini e incolliamoli su un grande cartellone a forma di lumaca (precedentemente realizzato dai bambini delle classi quinte)

DANZA DELLA LUMACA

I bambini insieme trovano tanti modi per formare una chiocciola (in fila, per mano, gattonando…) danzando ed esprimendosi a ritmo di una musica adatta).

QUINTO INCONTRO

(maggio)

LA NOSTRA PRIMA ED UNICA CORSA ALLA SCUOLA PRIMARIA… ” Lumaca respirò a fondo. Poi finì, con un sorriso da lumaca, la sua prima e unica corsa.”

Momento di conversazione: ogni bambino racconta” Vorrei avere un tempo alla scuola primaria per…” (diamo spazio ai loro pensieri, emozioni, aspettative, timori…).

Scriviamo le risposte su alcuni cartellini e poi incolliamoli sul terzo spazio sul cartellone (casetta di Lumaca). Il cartellone ultimato verrà portato alla scuola primaria.

– Oggetto transizionale: una lumaca tridimensionale da realizzare a casa con la famiglia seguendo un modello dato. Riportato a scuola, scriviamo su un biglietto ciò che ogni bambino vorrebbe fare/dire alla scuola primaria” Vorrei un tempo lento per…”. Il biglietto sarà inserito dentro la casa della lumaca. L’oggetto transizionale potrebbe essere riutilizzato alla scuola primaria per scrivere e inserire altri messaggi.

LA SCUOLA PRIMARIA È PRONTA AD ACCOGLIERCI…

I bambini della scuola primaria preparano i primi quaderni (con un disegno e un messaggio motivazionale), una medaglia, un segnalibro o un segnaposto che doneranno ai bambini della scuola dell’infanzia, come gesto di accoglienza e di amicizia.

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